43. ricorda che l'energia più economica è quella che non è mai utilizzata; sottolinea a tale proposito che una
maggiore efficienza energetica dovrebbe essere cons
iderata una delle pietre miliari della politica climatica ed energetica dell'UE; è convinto che l'efficienza energetica contribuisca alla conservazione delle risorse, alla riduzione delle bollette energetiche, della dipendenza dai combustibili importati, dei disavanzi commerciali e degli impatti sanitari, al miglioramento della competitività a lungo termine dell'economia de
...[+++]ll'UE a livello internazionale e all'agevolazione della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; sottolinea che la ricerca suggerisce che il potenziale del 40% di risparmio energetico efficace in termine di costi dell'UE, se realizzato, determinerebbe una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 50% entro il 2030 e porterebbe la quota di energie rinnovabili nel mix energetico al 35%; invita gli Stati membri ad attuare integralmente la direttiva sull'efficienza energetica e la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia in tempi brevi; sottolinea che occorre prendere in considerazione il potenziale di ciascun settore economico e di ciascuna situazione economica nell'elaborazione delle nuove politiche in materia di efficienza energetica e che il passaggio verso una maggiore efficienza energetica dovrebbe concentrarsi sull'approvvigionamento energetico e sulla catena di domanda nel loro complesso, comprese la trasformazione, la trasmissione, la distribuzione e la fornitura, congiuntamente ai consumi industriali, edili e delle famiglie e ai trasporti; riconosce i benefici delle campagne di sensibilizzazione sull'efficienza energetica; 43. weist darauf hin, dass die Energie, die nicht verbraucht wird, immer noch die günstigste Energie ist; betont in diesem Zusammenhang, dass eine größere Energieeffizienz als einer der Eckpfeiler der Klima- und Energiepolitik der
EU angesehen werden sollte; ist überzeugt, dass Energieeffizienz nicht nur dazu beiträgt, dass Ressourcen erhalten bleiben, die Energiekosten, die Abhängigkeit von importierten Brennstoffen, Handelsdefizite und die Folgen für die Gesundheit verringert werden und die Wettbewerbsfähigkeit der EU-Wirtschaft langfristig zunimmt, sondern auch dazu, dass die Treibhausgasemissionen der EU reduziert werden; weist da
...[+++]rauf hin, dass die Erschließung des Potenzials der EU für kostenwirksame Energieeinsparungen von 40 % zu einer Senkung der Treibhausgasemissionen um mindestens 50 % bis 2030 und zu einer Erhöhung des Anteils erneuerbaren Energiequellen am Energiemix auf 35 % führen würde; fordert die Mitgliedstaaten auf, die Richtlinie über die Energieeffizienz und die Richtlinie über die Gesamtenergieeffizienz von Gebäuden rasch und uneingeschränkt umzusetzen; betont, dass das Potenzial jedes einzelnen Wirtschaftszweigs und die jeweilige wirtschaftliche Lage bei der Gestaltung neuer Energieeffizienzstrategien berücksichtigt werden müssen und dass beim Übergang zu mehr Energieeffizienz der Schwerpunkt auf der gesamten Energieversorgungs- und -nachfragekette, einschließlich Umwandlung, Übertragung, Verteilung und Versorgung, sowie auf dem Energieverbrauch in der Wirtschaft und von Gebäuden und Privathaushalten liegen sollte; erkennt die Vorteile von Kampagnen zur Sensibilisierung für Energieeffizienzfragen an;