esaminando più sistematic
amente, nell'ambito degli organi del Consiglio, le potenziali sinergie fra sicurezza e sviluppo, per esempio mediante eventuali riunioni congiunte, anche secondo un approccio interpilastri; procedendo sistematicamente a valutazioni attente alla sicurezza/alle situazioni di conflitto e, se del caso, all'analisi dei confli
tti nel quadro dell'elaborazione di strategie e programmi nazionali e regionali; tenendo conto della dimensione dello sviluppo nella preparazione delle attività PESC/PESD nonché degli aspetti
...[+++] legati alla sicurezza, compresa la dimensione PESC/PESD nella preparazione di attività di sviluppo; procedendo a consultazioni approfondite, nonché ad analisi ed esami strategici delle situazioni politiche e dei conflitti per pianificare e agire in modo coerente ai primi segnali di tensione, instabilità e fragilità; assicurando il coordinamento interpilastri in base a modalità di pianificazione coerenti (Stati membri, Commissione e Segretariato generale del Consiglio (SGC)), di definizione delle fasi e di attuazione, comprese missioni conoscitive congiunte e, se del caso, l'elaborazione congiunta di un concetto di gestione della crisi (CMC) per una data crisi; promuovendo corsi di formazione congiunti e missioni di valutazione congiunte; intensificando la cooperazione con le istituzioni internazionali, in particolare le Nazioni Unite, durante il processo di pianificazione strategica, segnatamente sulla base della dichiarazione comune sulla cooperazione UE-Nazioni Unite nella gestione delle crisi.a more systematic consideration by the relevant Council bodies of the potential synergies between security and development, for example through joint meetings where appropriate, including across pillars; systematically carrying out security/conflict sensitive assessments and conflict analysis, where appropriate, in the prepara
tion of country and regional strategies and programmes; taking into account the development dimension in the preparation of CFSP/ESDP activities, and taking into account security aspects, including the CFSP/ESDP dimension, in the preparation of development activities; engaging in in-depth consultations, strategic
...[+++] political and conflict analyses and screenings with a view to planning and acting consistently on early signs of tension, instability and fragility; ensuring coordination across the pillars through consistent planning arrangements (Member States, Commission and General Secretariat of the Council (GSC)), sequencing and implementation arrangements, including joint Fact Finding Missions and the joint establishment of a Crisis Management Concept (CMC) [1] for a given crisis, where appropriate; promoting joint training courses and joint Assessment Missions; intensifying cooperation with international institutions, in particular the UN, during the strategic planning process, especially on the basis of the Joint Statement on EU-UN Cooperation in Crisis Management.