24. plaude all'invito rivolto dalla BCE agli Stati membri affinché procedano con le riforme del mercato del lavoro, al fine di rafforzare la competitività, incrementare la crescita potenziale, creare opportunità di occupazione, migliorare l'inclusione e ottimizzare le condizioni che consentono alle imprese di creare posti di lavoro; ritiene che tali misure non debbano andare a discapito della qualità del lavoro né causare una maggiore insicurezza del lavoro; ricorda che il recupero della competitività dell'UE attraverso un adegua
mento eccessivo del costo unitario del lavoro mediante riduzioni salariali ha pesantemente eroso il potere d
...[+++]i acquisto di molti lavoratori dell'UE, ha ridotto i redditi delle famiglie e ha depresso la domanda interna, alimentando ulteriormente la disoccupazione e l'esclusione sociale, in particolare nei paesi più duramente colpiti dalla crisi; sottolinea che le retribuzioni non sono puramente uno strumento di adeguamento economico, ma costituiscono soprattutto il reddito necessario ai lavoratori per vivere; invita la BCE a garantire che le raccomandazioni in materia di salari non determinino un aumento della povertà lavorativa o delle disparità retributive negli Stati membri e non vadano a scapito delle fasce a basso reddito, ma siano finalizzate a far fronte alla frammentazione del mercato del lavoro; 24. begrüßt es, dass die EZB die Mitgliedstaaten aufgefordert hat, ihre Arbeitsmarktreformen voranzutreiben, um die Wettbewerbsfähigkeit zu verbessern, das Wachstumspotenzial zu steigern, Beschäftigungsmöglichkeiten zu schaffen, die Inklusivität zu erhöhen und den Unternehmen optimale Bedingungen für die Schaffung von Arbeitsplätzen zu bieten; ist der Auffassung, dass diese Maßnahmen nicht zu einer Verschlechterung der A
rbeitsplatzqualität oder einer größeren Unsicherheit der Beschäftigungsverhältnisse führen dürfen; erinnert daran, dass die Wiederherstellung der Wettbewerbsfähigkeit der EU mittels einer übermäßigen Angleichung der Loh
...[+++]nstückkosten durch Gehaltskürzungen zu einer Aushöhlung der Kaufkraft vieler Arbeitnehmer in der EU und zur Verringerung der Haushaltseinkommen und der Binnennachfrage geführt hat, wodurch Arbeitslosigkeit und soziale Ausgrenzung vor allem in den am stärksten von der Krise betroffenen Ländern weiter zunehmen; unterstreicht, dass Löhne nicht nur ein Instrument zur wirtschaftlichen Anpassung darstellen, sondern in erster Linie das Einkommen, von dem Arbeitnehmer ihren Lebensunterhalt bestreiten müssen; fordert die EZB auf, sicherzustellen, dass die Empfehlungen im Lohnbereich nicht zu mehr Armut trotz Erwerbstätigkeit oder einer Zunahme der Lohnungleichheit in den Mitgliedstaaten führen und nicht zu Lasten von Geringverdienern gehen, sondern darauf abzielen, der Fragmentierung der Arbeitsmärkte entgegenzuwirken;