13. chiede all'Unione europea, alle Nazioni Unite, all'Unione africana, alla CEDEAO e alla CPLP di co
ordinare le diverse forze militari dei paesi vicini già presenti sul posto, segnatamente quelle di Angola, Nigeria, Senegal e Burkina Faso; sollecita l'Unione europea a chiedere alle autorità dei paesi sopra citati, i quali forniscono forze armate e di sicurezza – tutti partner ACP vincolati dall'accordo di Cotonou – di garantire che queste ultime non servano a sostenere il regime illegittimo proclama
to dagli autori del colpo di Stato, o a perpe ...[+++]trare violazioni dei diritti umani contro la popolazione della Guinea-Bissau;
13. fordert, dass die Europäische Union, die VN und die Afrikanische Union, die Ecowas und die CPLP die verschiedenen Streitkräfte der Nachbarstaaten koordinieren, die bereits vor Ort sind, konkret die von Angola, Nigeria, Senegal und Burkina Faso; appelliert an die Union, die Organe dieser Staaten, die Streit- und Sicherheitskräfte bereitstellen – allesamt AKP-Partnerstaaten, die an das Abkommen von Cotonou gebunden sind –, sich zu vergewissern, dass diese Kräfte weder dazu dienen, die von den Urhebern des Staatsstreichs beanspruchte rechtswidrige Ordnung zu unterstützen, noch dazu, Menschenrechtsverstöße gegen das Volk von Guinea-Bissau zu begehen;