Nessuno crede veramente che l’Iraq, un piccolo paese di venti milioni di abitanti, circondato da paesi ostili e diffidenti, il cui esercito e le cui infrastrutture economiche sono state annientate dalla “Tempesta del deserto”, e il cui popolo è stato logorato da dieci anni di bombardamenti aerei angloamericani e da un blocco che ha ucciso, tra l’altro, oltre un milione di bambini vittime della fame e della miseria; nessuno, dunque, crede che questo piccolo paese, sorvegliato da satelliti, aerei spia e controllori dell’ONU, abbia potuto mettere in piedi un arsenale di armi di distruzione di massa e minacciare la pace nel mondo.
Niemand glaubt ernsthaft, dass der Irak, ein kleines Land von 20 Millionen Einwohnern, das von feindlichen oder misstrauischen Ländern umgeben ist, dessen Armee und Infrastruktur durch den „Desert Storm“ vernichtet wurden, dessen Volk durch zehn Jahre anglo-amerikanische Luftangriffe und eine Blockade ausgeblutet ist, der insbesondere über eine Million an Hunger und Elend gestorbene Kinder zum Opfer gefallen sind – niemand glaubt ernsthaft, dass dieses kleine, von Satelliten und Spionageflugzeugen sowie von den UNO-Inspektoren überwachte Land ein Arsenal von Waffenvernichtungsmitteln hat entwickeln können und den Weltfrieden bedroht.