A seguito delle proteste internazionali suscitate lo scorso giugno dall'eventualità che la Libia procedesse al rimpatrio di centinaia di rifugiati/immigrati eritrei, le autorità libiche hanno deciso di rilasciare tutti i clandestini (ovvero migliaia di persone), detenuti in condizioni igienico-sanitarie disastrose nei diciotto centri di permanenza per immigrati del paese, e di dare loro tre mesi di tempo per regolarizzare la propria posizione nel paese.
Nach internationalen Protesten gegen die Pläne, dass Libyen Hunderte von Flüchtlingen/Migranten vergangenen Juni nach Eritrea abschieben würde, beschlossen die libyschen Staatsorgane, alle illegalen Personen (deren Zahl in die Tausende geht) in den 18 Abschiebegewahrsamzentren des Landes – in denen die Lebens- und Gesundheitsbedingungen im Allgemeinen katastrophal sind – freizulassen und ihnen eine Frist von drei Monaten zu geben, um ihre Anwesenheit im Land zu legalisieren.