Dall’inchiesta è emerso che i prezzi pagati da Noblelift durante il PIR per l’acciaio al carbonio laminato a caldo cinese, una materia prima principale che rappresenta all’incirca il 25 % del costo di un prodotto finito, presentavano una considerevole distorsione, essendo inferiori del 24-31 % rispetto ai prezzi internazionali praticati nello stesso periodo.
Die Untersuchung ergab, dass die Preise, die Noblelift im UZÜ für chinesischen warmgewalzten Kohlenstoffstahl zahlte, d. h. für einen wesentlichen Rohstoff, auf den etwa 25 % der Kosten des Endprodukts entfallen, beträchtlich verzerrt waren, da sie um 24 bis 31 % unter den im selben Zeitraum geltenden Weltmarktpreisen lagen.