47. sottolinea che circa il 50% dei lavoratori dell'UE non ha ancora accesso ai servizi di prevenzione, soprattutto nell'ambito delle PMI e delle catene di subappalto; pone l'accento sul fatto che la maggior parte dei servizi esistenti non ha carattere pienamente multidisciplinare e molti non riflettono adeguatamente la gerarchia di misure preventive previste nella direttiva quadro; ritiene che tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, debbano essere coperti da un dispositivo di prevenzione dei rischi e da politiche efficaci di prevenzione del rischio, che comprendano disposizioni relative all'accessibilità, corsi di formazione e seminari per i lavoratori, e che sia necessario rivolgere una particolare attenzione alla situ
...[+++]azione dei lavoratori vulnerabili, fra cui coloro che sono costretti a partecipare ai programmi lavorativi obbligati senza disporre di una formazione preventiva e delle necessarie qualifiche; ritiene inoltre necessario tener conto delle nuove forme di occupazione affinché le misure di prevenzione e controllo coprano tutti i lavoratori, in particolare quelli vulnerabili, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto e dalla forma di occupazione; auspica che sia fissato l'obiettivo di un consulente per la sicurezza per 3 000 dipendenti; 47. weist darauf hin, dass etwa 50 % der Arbeitnehmer in der EU noch immer keinen Zugang zu Diensten der Gefahrenverhütung haben, insbesondere in KMU und Subunternehmerketten; betont, dass die Mehrzahl der bestehenden Dienste nicht in vollem Umfang multidisziplinär ausgerichtet ist und zudem der in der Rahmenrichtlinie festgele
gten Hierarchie der Präventionsmaßnahmen nicht in ausreichendem Maße Rechnung trägt; vertritt die Auffassung, dass alle Arbeitnehmer, d. h. jene des öffentlichen sowie auch jene des Privatsektors, durch Maßnahmen zur Risikoprävention und wirksame gesetzliche Bestimmungen zur Prävention geschützt werden sollten, u
...[+++]nd dass sich diese auf Barrierefreiheit, Schulungen und Workshops für Arbeitnehmer erstrecken sollte, wobei der Situation schutzbedürftiger Arbeitnehmer besondere Aufmerksamkeit eingeräumt werden sollte, was auch jene Personen umfasst, die an obligatorischen Beschäftigungsprogrammen teilnehmen müssen, jedoch im Vorfeld keine Schulungen erhalten und nicht über die erforderlichen Fähigkeiten verfügen; vertritt ferner die Auffassung, dass auch die neuen Beschäftigungsformen berücksichtigt werden müssen, damit die Vorbeuge- und Kontrollmaßnahmen alle Arbeitnehmer einschließen, ungeachtet der Art der ausgeübten Arbeit und der Beschäftigungsform; wünscht die Festlegung der Zielvorgabe eines Arbeitsschutzbeauftragten je 3000 Arbeitnehmer;