sottolinea che in alcuni casi la flessibilità della direttiva ha consentito a diversi Stati membri il passaggio a misure di efficienza energetica e ritiene che tale flessibilità nell'ambito di misure alternative sia cruciale affinché gli Stati membri attuino in futuro i programmi e i progetti di efficienza energetica; richiede che le lacune nella direttiva esistente, all'origine degli scarsi risultati della stessa, in particolare all'articolo 7, siano colmate, pur mantenendo un'adeguata flessibilità per gli Stati membri di scegliere tra le misure; osserva che lo studio del Servizio di ricerca del Parlamento europeo (EPRS) sull'attuazione dell'articolo 7 , basato sulle cifre comunicate dagli Stati membri, giunge alla conclusione che le mis
...[+++]ure tra cui quelle che consentono agli Stati membri di raggiungere gradualmente l'obiettivo, di prendere in considerazione azioni intraprese in fasi precoci o di escludere, ai fini della fissazione dell'obiettivo, i settori del trasporto e del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) hanno in quasi tutti i casi portato a un obiettivo annuale di risparmio energetico totale pari soltanto alla metà (0,75 %); osserva che gli autori dello studio hanno dichiarato che l'analisi può essere accurata solo se lo sono i dati forniti; insiste sul fatto che le misure alternative di cui all'articolo 7, paragrafo 9, dovrebbero essere facilmente quantificabili.betont, dass in einigen Fällen die Flexibilität der Richtlinie vielen Mitgliedstaaten den Einstieg in Energieeffizienzmaßnahmen ermöglichte, und vertritt die Auffassung, dass diese Flexibilität in Bezug auf alternative Maßnahmen entscheidend dazu beiträgt, dass die Mitgliedstaaten künftig in der Lage sind, Progra
mme und Projekte im Bereich der Energieeffizienz umzusetzen; fordert, dass die Schlupflöcher in der geltenden Richtlinie, die für den ungenügenden Erfolg der Richtlinie verantwortlich sind, insbesondere was Artikel 7 betrifft, beseitigt werden und gleichzeitig ein hinreichendes Maß an Flexibilität der Mitgliedstaaten in Bezug au
...[+++]f die Auswahl von Maßnahmen gewahrt wird; weist darauf hin, dass eine vom Wissenschaftlichen Dienst des EP erstellte Studie zur Umsetzung von Artikel 7 , der von den Mitgliedstaaten übermittelte Daten zugrunde lagen, zu dem Schluss gelangte, dass dadurch, dass den Mitgliedstaaten gestattet wurde, das Ziel schrittweise einzuführen, frühzeitige Maßnahmen zu berücksichtigen oder den Verkehrssektor und den EHS-Sektor aus der Berechnung ihres Ziels herauszunehmen, in fast allen Fällen zu einem jährlichen Gesamtenergieeinsparungsziel geführt haben, das lediglich bei der Hälfte liegt (0,75 %); nimmt zur Kenntnis, dass die Verfasser der Studie erklärten, dass die Studie nur so gut sein kann, wie die übermittelten Daten; fordert mit Nachdruck, dass die in Artikel 7 Absatz 9 genannten Alternativen besser definiert werden und leicht quantifizierbar sein sollten.