7. invita nuovamente il Consiglio, come già nel 2008, a concordare un obiettivo UE per i salari minimi (contratti collettivi obbligatori a livello nazionale, regionale o settoriale), che preveda una retribuzione pari a
d almeno il 60% del salario medio pertinente (nazionale, settoriale ecc.), e a concordare inoltre un calendario per il conseguimento di tale obiettivo in tutti gli Stati membri; sottolinea l'importanza di una p
olitica efficace in materia di salario minimo per evitare che i datori di lavoro possano abusare della libertà
...[+++]di circolazione dei lavoratori a scopo di dumping sociale;
7. erinnert an seine Forderung aus dem Jahr 2008, dass sich der Rat auf eine EU-Zielvorgabe für Mindestlöhne (gesetzlich, tarifvertraglich vereinbart auf nationaler, regionaler oder Branchenebene) einigen sollte, die eine Vergütung von mindestens 60% des maßgeblichen (nationalen, branchenspezifischen usw.) Durchschnittslohns gewährleistet, sowie des Weiteren auf einen Zeitplan zur Verwirklichung dieser Zielvorgabe in allen Mitgliedstaaten; betont, dass eine wirksame Mindestlohnpolitik wesentlich dafür ist, um zu vermeiden, dass die Freizügigkeit von Arbeitnehmern von Arbeitgebern für Sozialdumping missbraucht wird;