Ciò può essere legato alle politiche energetiche dell'Unione europea, in particolare la maggiore concorrenza dovuta all'accoppiamento dei mercati, la disaggregazione della produzione di energia dalla gestione del sistema di trasmissione, il calo dei prezzi del carbonio nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell'Unione europea[8] e la crescita della capacità di produzione di energia con minori costi d'esercizio (come nel caso dell'energia eolica e solare, oltre all'energia nucleare e all'energia idroelettrica esistenti).
Eine mögliche Ursache ist die EU-Energiepolitik: der größere Wettbewerb infolge der Marktkopplung, die Trennung der Stromerzeugung vom Netzbetrieb, der Rückgang der CO2-Preise[8] im EU-Emissionshandelssystem und die Ausweitung der Stromerzeugungskapazitäten mit niedrigen Betriebskosten (wie Wind- und Sonnenenergie, die zusätzlich zu bestehenden Kern- und Wasserkraftwerken Strom liefern).