36. segnala che nel 2014 sono stati registrati ben 17,5 milioni di sfollati a seguito di catastrofi correlate al clima; sottolinea che tali sfollamenti hanno interessato soprattutto le regioni meridionali, che sono quelle maggiormente esposte agli effetti del cambiamento climatico; sottolinea a tal proposito che l'85% degli sfollamenti avviene
nei paesi in via di sviluppo, principalmente a livello interno o intraregionale; ricorda che nel quadro degli obiettivi di sviluppo del millenn
io gli Stati membri dell'Unione europea si sono
...[+++]impegnati a destinare lo 0,7% del PIL al finanziamento degli aiuti allo sviluppo; deplora che numerosi Stati membri dell'Unione europea non abbiano conseguito l'obiettivo di destinare lo 0,7% del loro PIL e che alcuni abbiano ridotto la loro percentuale di aiuto allo sviluppo; deplora la scarsa partecipazione degli Stati membri ai programmi di aiuto alimentare; chiede che l'aiuto dell'Unione europea e degli Stati membri assuma la forma di donazione e non di prestiti al fine di evitare l'aggravamento del fardello del debito; chiede fermamente che l'aiuto allo sviluppo non sia strumentalizzato per chiudere le frontiere o provvedere alla riammissione dei migranti; 36. weist darauf hin, dass 2014 insgesamt 17,5 Millionen Menschen durch Klimakatastrophen vertrieben wurden; weist darauf hin, dass diese Vertreibungen insbesondere den südlichen Raum betreffen, der den Auswirkungen des Klimawandels am stärksten ausgesetzt ist; betont in diesem Zusammenhang, dass 85 % der Vertreibungen in den Entwicklungsländern stattfin
den und es sich vor allem um interne und regionale Vertreibungen handelt; weist darauf hin, dass die EU-Mitgliedstaaten im Rahmen der Millenniums-Entwicklungsziele zugesagt haben, 0,7 % des BNE für die Finanzierung der Entwicklungshilfe bereitzustellen; bedauert, dass viele EU-Mitglie
...[+++]dstaaten das Ziel, 0,7 % ihres BNE aufzuwenden, nicht erreicht und einige ihren prozentualen Beitrag zur Entwicklungshilfe gesenkt haben; bedauert, dass die Beteiligung der Mitgliedstaaten an den Nahrungsmittelprogrammen zurückgeht; fordert, dass die Hilfe der EU und der Mitgliedstaaten in Form von Beihilfen und nicht von Darlehen geleistet wird, damit sich dadurch die Schuldenlast nicht noch erhöht; fordert nachdrücklich, dass die Entwicklungshilfe nicht dafür instrumentalisiert wird, um die Grenzen zu schließen und zu kontrollieren oder die Rückübernahme der Migranten zu sichern;