Al riguardo, l’Avvocato generale fa presente che lo Stato membro che si trovi in tale situazione di carenza strutturale non potrebbe far fronte agli oneri economici derivanti da un’emigrazione
sanitaria di massa degli iscritti al proprio sistema di previdenza sociale e sottolinea che uno dei limiti all’esercizio della libera prestazi
one dei servizi nel settore dei servizi sanitari consiste proprio nel non mettere in pericolo né
la prestazione dei servizi stessi né ...[+++] tutti gli sforzi di pianificazione e di razionalizzazione effettuati in tale settore vitale nello Stato di residenza del paziente.
Der Generalanwalt weist in diesem Zusammenhang darauf hin, dass der Mitgliedstaat, der sich in dieser Situation eines strukturellen Mangels befindet, die finanziellen Belastungen einer massiven Gesundheitsmigration der Angehörigen seines Leistungssystems nicht tragen könnte, und betont, dass gerade eine der Grenzen des freien Dienstleistungsverkehrs im Sektor der Gesundheitsversorgung darin besteht, dass weder die Erbringung dieser Dienstleistungen noch sämtliche Planungs- und Rationalisierungsanstrengungen in Frage gestellt werden, die der Wohnstaat des Patienten in diesem äußerst wichtigen Sektor unternommen hat.