La Corte ha già riconosciuto che la clausola di «standstill» osta all’introduzione, a decorrere dalla data di entrata in vigore del Protocollo addizionale, di un obbligo di visto per consentire a cittadini turchi di entrare nel territorio di uno Stato membro al fine di effettuarvi prestazioni di servizi per conto di un’impresa stabilita in Turchia, qualora, prima di tale data, tale visto non fosse richiesto (sentenza della Corte del 19 febbraio 2009, Soysal e Savatli, C‑228/06).
Der Gerichtshof hat bereits entschieden, dass die Stillhalteklausel es ab dem Zeitpunkt des Inkrafttretens des Zusatzprotokolls verbietet, ein Visum für die Einreise türkischer Staatsangehöriger zu verlangen, die im Hoheitsgebiet eines Mitgliedstaats Dienstleistungen für ein in der Türkei ansässiges Unternehmen erbringen wollen, wenn ein solches Visum zuvor nicht verlangt wurde (Urteil des Gerichtshofs vom 19. Februar 2009, Soysal und Savatli, C‑228/06).