18. invita le ANR e le organizzazioni dei consumatori a fornire una panoramica chiara e trasparente dei servizi di telecomunicazione e delle tariffe offerte ai consumatori; raccomanda che le tariffe dei servizi di telecomunicazione (ad esempio, chi
amate vocali, SMS o dati) siano presentate in un formato uniforme (tariffa al minuto, tariffa per SMS e tariffa per MB), al fine di agevolare il confronto fra i servizi offerti e rendere confrontabili i pacchetti tariffa
ri; ritiene che in tale confronto occorrerebbe fare rientrare anche al
...[+++]tri elementi, come la durata minima e le penali, altresì suscettibili di influire sulle tariffe; sottolinea che i consumatori dovrebbero poter accedere gratuitamente a tutte le informazioni d'uso sulle proprie opzioni di servizio; ritiene che, al fine di contenere gli effetti di bollette esorbitanti e di promuovere la consapevolezza dei consumatori, a questi ultimi dovrebbe essere accordata la possibilità di fissare limiti di utilizzo non soltanto per i servizi in roaming, ma altresì per i servizi nazionali, in particolare per la trasmissione dati, dal momento che in molti casi non vi è la consapevolezza delle ripercussioni dell'utilizzo di tali servizi sulle bollette; 18. fordert die nationalen Regulierungsbehörden und Verbraucherorganisationen auf, einen klaren und transparenten Überblick über die den Verbrauchern angebotenen Telekommunikationsdienste und Preise zu versc
haffen; empfiehlt, dass die Preise für Telekommunikationsdienstleistungen (z. B. Gespräche, SMS, Datenübertragung) in einem einheitlichen Format (Preis pro Minute, Preis pro SMS, Preis pro MB) aufgeführt werden, um den Vergleich der angebotenen Dienste zu vereinfachen und Pakete vergleichbar zu machen; befürwortet, dass ein solcher Vergleich auch andere Elemente umfassen sollte, wie eine Mindestlaufzeit oder Bußgelder, die den Preis
...[+++] ebenfalls beeinflussen können; betont, dass Kunden kostenlosen Zugang zu sämtlichen nutzungsbezogenen Informationen über ihre Serviceoptionen haben sollten; ist der Ansicht, dass Nutzungsbeschränkungen nicht nur für Roamingdienste, sondern auch für Dienste im Inland – insbesondere für Datenübertragung – möglich sein sollten, um die Auswirkungen von „Rechnungsschocks“ zu begrenzen und das Bewusstsein der Verbraucher zu schärfen, da den Verbrauchern die Auswirkungen der Nutzung auf ihre Rechnung häufig nicht bewusst ist;