5. invita gli Stati membri a combattere con decisione la discriminazione nei confronti di cittadini di paesi terzi e altri cittadini dell'UE, in particolare la discriminazione formale e informale nella ricerca di lavoro e sul luogo di lavoro; ritiene che occorra contrastare con decisione la discriminazione e il razzismo sulla scia della crisi economica e finanziaria e del conseguente aumento della disoccupazione; sottolinea che i datori di lavoro sono tenuti per legge a trattare tutti i dipendenti in maniera paritaria e a evitare le discriminazioni fondate sulla religione, il genere, l'origine etnica o nazionale, promuovendo in tal modo i diritti fondamentali, e che la non discriminazione e le pari opportunità costituiscono una parte fond
...[+++]amentale del processo d'integrazione; esorta la Commissione e gli Stati membri a garantire che anche per i migranti la retribuzione e i diritti stabiliti dai contratti di lavoro collettivi nei paesi d'accoglienza siano rispettati; invita gli Stati membri a vigilare su un effettivo rispetto al fine di evitare il dumping salariale e sociale, ad adottare orientamenti comuni per contrastare le discriminazioni in ambito lavorativo e misure per mitigare l'impatto negativo che il sistema legislativo può avere sulla vita dei migranti, nonché a sostenere politiche che possano incrementare il ritmo della crescita e ridurre le diseguaglianze e le differenze di reddito; 5. fordert die Mitgliedstaaten auf, Diskriminierung gegenüber Drittstaatsangehörigen und anderen EU-Bürgern, besonders formelle und informelle Diskriminierung bei der Arbeitsplatzsuche und am Arbeitsplatz, entschieden zu bekämpfen; ist der Auffassung, dass Diskriminierung und Rassismus im Zuge der Wirtschafts- und Finanzkrise und des damit einhergehenden Anstiegs der Arbeitslosigkeit entschieden entgegenzuarbeiten ist; betont, dass Arbeitgeber gesetzlich dazu verpflichtet sind, alle Angestellten gleich zu behandeln und Diskriminierung aufgrund ihrer Religion, ihres Geschlechts, ihrer ethnischen Zugehörigkeit oder ihrer Staatsangehörigkeit zu vermeiden, und dass die Förderung der Grundrechte sowie Nichtdiskriminierung und Chancengleichheit
...[+++] einen wesentlichen Teil des Integrationsprozesses ausmachen; fordert die Kommission und die Mitgliedstaaten auf, sicherzustellen, dass die Entlohnung und die kollektivvertraglichen Rechte in den Gastländern auch bei Migranten eingehalten werden; fordert die Mitgliedstaaten auf, die effektive Beachtung zu überwachen, um Lohn- und Sozialdumping zu verhindern, gemeinsame Leitlinien gegen berufliche Diskriminierung zu erlassen und Maßnahmen zur Abmilderung der nachteiligen Auswirkungen der Rechtsvorschriften auf das Leben der Migranten zu verabschieden, und Anreize und Maßnahmen zu unterstützen, die ein schnelleres Wachstum bewirken und Ungleichheiten und Einkommensgefälle verringern könnten;